Giornalino

THE DUKE OF EDINBURGH AWARD-SILVER JOURNEY

Autore
Giulio Peluffo

Ciao amici del Vittoria, come alcuni di voi già sapranno si è recentemente conclusa l'escursione organizzata dai rappresentanti del progetto “Duke of Edinburgh”, nella quale hanno partecipato una parte dei ragazzi della 2 ICE me compreso. La gita, che è stata più dura rispetto a quella prevista dal livello Bronze, si divide in due parti, ciascuna composta da tre giorni e due notti. In questo articolo descriverò le varie sfide che abbiamo dovuto affrontare, e riporterò la mia esperienza e quella dei miei compagni.

Fase 1: Training Journey

La prima parte è stata svolta a Chivasso, dove siamo stati allenati dallo staff del Duke of Edinburgh. Lo scopo di questi tre giorni è quello di preparare i ragazzi ad affrontare lunghe camminate trasportando pesanti zaini, e ad essere completamente autosufficienti e capaci di cucinare pasti nutrienti servendosi dei fornelli da campeggio. Abbiamo inoltre imparato a montare e smontare rapidamente le tende, che dovevano essere trasportate da alcuni membri del gruppo.

Siamo partiti martedì 11 Giugno per arrivare al Rachel’s Learning Center, dove lo staff ci ha accolti e ci ha fatto sistemare. Abbiamo poi montato le tende e trascorso lì il pomeriggio, riposandoci in vista della camminata del giorno seguente.

 

 

 

 

Al risveglio, ci aspettava un lungo viaggio: dovevamo arrivare ad un agriturismo in Casale Monferrato, dove avremo passato la seconda notte. La camminata è stata dura, però abbiamo imparato molto sulla navigazione tramite bussola e mappa. Infine, il terzo giorno siamo stati riportati a casa, riposando 24 ore prima della partenza verso la Val D’Ayas.

Fase 2: Qualifying Journey

Sabato alle 8:30 siamo saliti su un altro treno, in partenza verso la val D’Ayas. Eravamo riposati ed emozionati, perché sicuri che avremmo visto meravigliosi paesaggi. Una volta arrivati, siamo stati portati ai piedi della montagna in van.

La seconda parte del viaggio è stata sicuramente la più bella e divertente: tuttavia,è stata anche più difficile perché abbiamo dovuto sopportare temperature sotto zero e pioggia. Infatti, il primo giorno abbiamo montato le tende in cima alla montagna, in uno spazio pianeggiante. La vista era mozzafiato, però faceva davvero freddissimo ed in più non potevamo accedere all’acqua per cucinare.

Abbiamo quindi usato i rimasugli delle nostre borracce, sperando di riuscire a resistere fino al giorno successivo, dove ci siamo fermati in una fattoria a chiedere acqua. Il secondo giorno è stato davvero stremante: abbiamo camminato per 17 kilometri trasportando tutto ciò che avevamo, per poi finalmente arrivare ad un campeggio a valle.
Il viaggio si è concluso con una camminata finale il terzo giorno prima di essere riportati a casa.

Riflessioni finali

Personalmente ho trovato questo viaggio meraviglioso, poiché ho imparato a svolgere numerosi compiti e a sopravvivere nella natura. In aggiunta, ho legato molto con i miei compagni, e il clima generale era decisamente positivo.

Consiglio a tutti di intraprendere questo percorso, perché alla fine ne uscirete piu sicuri di voi stessi e con della utile esperienza alle spalle.